Ritorno, per ora.

19 Luglio

Eccomi finalmente a casa!

È stato un viaggio davvero lungo: Mi sveglio presto la mattina del 18, parto da Zatoka per prendere il treno da Odessa, dopo 12 ore ritrovo Taras che mi riaccoglie, verso le 23, a Leopoli, con una cena offerta dalla ragazza con cui coabita, Valeria; mi sveglio presto anche la mattina dopo, prendo un taxi fino alla stazione dei pullman da cui parto per Cracovia. Qui, prima di prendere l’aereo, pranzo con Szymon (amico polacco conosciuto un anno e mezzo fa durante un capodanno di volontariato a Praga) a cui racconto la mia esperienza. Decollo, atterraggio ed eccomi a Bergamo. Infine, blablacar fino a Torino.

È stata un’esperienza stimolante, arricchente: torno con qualche risposta, tanti amici, tantissime domande in più. In Ucraina ho incontrato persone che mi hanno colpito molto, con tanta voglia di rimboccarsi le maniche, di impegnarsi per il prossimo. Negli occhi di molti di loro ho letto la consapevolezza di vivere in un contesto complesso, ma anche e soprattutto la tenacia, quella di chi intende avere un ruolo, di chi è ben conscio della ricchezza di opportunità che il proprio paese può offrire.

Posso trarre alcune conclusioni: c’è tanto lavoro da fare (qui come altrove), tante persone da conoscere, punti di vista da comprendere, una società complessa e spesso contraddittoria, moltissimi con cui collaborare. Non vedo l’ora di tornare dal 28 agosto al 6 settembre con Vittorio, Paolo ed Emanuele, coi quali batterò anche altri sentieri. Con loro potrò ragionare per poter giungere a conclusioni più mature e complesse di quella che nella mia mente spicca tra le altre: questo è solo l’inizio, qualcosa sta per nascere! P.S. Grazie a tutti per l’ospitalità, in particolare a Taras Zarvanskii, Dinys Kirus, Gandzia Mygal e Anna Bondarenko per avermi accolto in casa loro e a Denys Andrushchenko per aver di fatto reso possibile quest’esperienza! A prest(issim)o!

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